Giudice
-…Avreste, cioè, ucciso un uomo che nella fattispecie era innocuo, ma del quale voi non potevate sapere che era innocuo. Qualche volta capita lo stesso alla polizia. Sparano sulla massa dei dimostranti, su uomini pacifici, soltanto perché non riescono a capire come mai quegli uomini non li abbiano ancora sbalzati di sella e linciati. Questi poliziotti sparano perché hanno paura, ecco tutto. E che abbiano paura è prova di buon senso. Voi non potevate sapere che il portatore rappresentava l’eccezione! Non è così?-Con questo testo, scritto col nazismo in piena ascesa in Germania e rappresentato in Palestina nell’agosto del 1938, Brecht ci pone davanti ad una situazione umana estrema: la giustificazione istituzionale dell’errore giudiziario, politico e sociale.
Secondo Brecht gli spettatori devono mettere in discussione quanto avviene davanti a loro, non dare mai nulla per scontato, riflettere, in generale non accettare supinamente un’unica versione dei fatti. Brecht vuole un teatro che stimoli domande, che metta in evidenza le contraddizioni di una realtà che non è mai univoca perché rappresenta la complessità contraddittoria dell’essere umano.
Massimo Navone, con la sua profonda esperienza di formatore, guiderà gli allievi alla scoperta del linguaggio espressivo Brechtiano così sorprendente, toccante e attuale.
Aperto a chi ha già frequentato i precedenti seminari di Massimo Navone o per allievi che abbiano già una formazione acquisita.
FREQUENZA
– 11 e 12 novembre h. 9:30-18:30, docente Massimo Navone
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